Nei colloqui con i genitori che precedono la dimissione dalla terapia intensiva, si parla anche del sonno.
Il sonno è una cosa importante; durante il sonno il nostro cervello fa una specie di “reset”, mette in ordine le informazioni, pulisce la lavagna, allora io posso scriverci cose nuove.
Non si nasce con un sonno strutturato, il sonno è una funzione dello sviluppo cerebrale; nei prematuri di basse o bassissime età gestazionali è difficile differenziare il sonno dalla veglia; probabilmente una buona strutturazione del sonno non avviene prima delle 32-33 settimane di età corretta; il sonno quindi matura con il bambino, con il tempo, ma matura di più e meglio se l’ambiente dove cresce il “nostro” piccolo è adeguato (parleremo a suo tempo in un altro pezzetto di scritto dell’importanza dell’ambiente di crescita e teniamo conto che l’ambiente per i prematuri più delicati è, per alcuni mesi, la terapia intensiva neonatale), come per le piante: se il tempo è bell,o se non c’è siccità, ma anche se non piove troppo, se gli diamo da mangiare bene … le piantine crescono meglio, i pomodori sono più saporiti e non si ammalano …
Il funzionamento del cervello nelle diverse età gestazionali e durante il sonno è diverso; le onde elettriche che registriamo con l’ elettroencefalogramma (EEG) cambiano nel tempo, il sonno matura , l’EEG matura e il comportamento durante il sonno cambia; cominciano a differenziarsi gli stati comportamentali: la veglia, quieta ed agitata , il sonno quieto (più profondo) e il sonno attivo (più leggero) Leggi di più
Questi stati, questi tipi diversi di sonno si possono differenziare anche solo osservando il comportamento clinico del neonato, anche la mamma lo può fare.
Il sonno si differenzia quindi in sonno profondo o sonno quieto: il bambino è fermo immobile, sembra morto, il respiro è monotono, non lo vedo quasi respirare, se lo tengo in braccio sento ad certo punto che casca giù, che diventa pesante ed ipotonico, la mamma capisce che si è addormentato bene e lo mette nel lettino; nel sonno attivo il piccolo comincia a fare delle smorfie con la faccia, la mamma dice che ride o forse che sogna, probabilmente è vero, anche gli adulti che sognano, sognano durante il sonno attivo; il passaggio tra i due tipi di sonno è graduale come tutti i passaggi, i cambi di comportamento; passaggi bruschi di stato devono destare la nostra attenzione.
Durante un ciclo di sonno il piccolo passa continuamente da un sonno profondo a un sonno attivo; al massimo il sonno quieto dura 40 minuti (nel neonato a termine), pertanto se ho addormentato il piccolo in braccio, ho aspettato dieci minuti e poi l’ho messo nel lettino è normale che dopo mezz’ora il piccolo cambi sonno, passi al sonno leggero: apre un occhio e dice : non conosco questo posto, adesso mi sono svegliato, rimettetemi nel posto dove ho preso sonno ( se è sulla tetta, vuol andare sulla tetta, non è che ha fame, vuole andare dove ha preso sonno)
Perché abbiamo parlato di questi tipi di sonno diversi? Per dare alla mamma alcune informazioni, che la aiutino a conoscere meglio il suo bambino e a favorire un sonno fisiologico.
Parleremo nella prossima puntata di come aiutare il neonato a dormire bene e per un tempo adeguato, perchè dormire, e dormire bene sono un aiuto per un migliore sviluppo.
Augusta Janesboniere@ilpaesedililliput.it